« Indietro

QUANDO VINO E ARTE VANNO A BRACCETTO di Maria Grazia Palmieri

Vino e arte? E' un connubio interessante che emerge in uno dei più conosciuti quadri di Pierre-Augustine Renoir "La colazione dei canottieri" nel quale l'arte indiscussa del famoso pittore, pone in primo piano il vino, "artistico" prodotto legato ai territori e alle loro culture. Chi crede molto nell'avvicinare l'una e l'altro per creare un diverso veicolo d'approccio tra di essi, e Bruno Azolini, della cantina Bonfiglio di Monteveglio che lo realizza in occasioni come l'apertura delle botti il primo week end di dicembre , o dell'ultimo Cantine Aperte (25 maggio 2014), quando il pubblico arriva in visita. "Il sodalizio tra vino e arti diverse è sicuramente interessante - dice Bruno Azolini - . In passato abbiamo ospitato scultori o abbiamo scelto la musica con l'Orchestra Arcobaleno. Quest'anno in occasione del recentissimo Cantine Aperte abbiamo avuto il pittore Ernesto Angelo Ubertiello e il giovane fumettista Brenno Giuliani, che per la prima volta si cimentava in una piccola rassegna delle sue belle espressioni artistiche".

Il connubio scelto da Azolini e dalla moglie Angela Baraldi, a cui a dedicato il vino Baraldesco, si esprime in modo particolare tra un'opera dell'artista e un vino della cantina. Così in questa ultima occasione, un'opera ad olio di Ubertiello, che era parte di un trittico a sviluppo verticale, è stata abbinata a un pignoletto , scelta ispirata dalla solarità e freschezza della tela, nella quale è rappresentato un velista all'opera. "Il lavoro di Brenno Giuliani – racconta – è un fumetto che raffigura un volto femminile dall'originale rosso porpora, dal quale è venuto spontaneo l'abbinamento al nostro Rosso Bologna".

Da qui, guidata e stimolata dal sommelier Pier Luigi Nanni, è partita la partecipazione del pubblico, che ha espresso le emozioni scaturite dall'osservazione visiva del quadro, passando poi a quella olfattiva e gustativa, tramite gli assaggi di vino cui il quadro è abbinato. "Diventa un'esperienza comune – conclude Azolini – così, in forma di gioco, mettiamo in grado tutti di partecipare a questa forma di incontro, anche se non sono addetti ai lavori".

Articolo di Maria Grazia Palmieri integralmente riportato da inserto "Casalecchio e Valsamoggia" de Il Resto del Carlino del 21/06/2014